Siamo tutti sensitivi

Sono arrivata a questo punto della mia vita in cui il semplice pensiero non mi basta più.

Mi chiedo come mai mi capita di provare determinate sensazioni, perché sento certe vibrazioni… forse perché… forse potrebbe essere… ma…

Basta domande.

Basta supposizioni.

Approfondiamo.

Mi sto facendo una cultura nuova, spirituale, interiore. Un viaggio dentro me stessa, la meta più bella.

Sto provando a sviluppare meglio il mio sesto senso, tramite la meditazione, tramite il silenzio, tramite il pendolo e le carte.

Un mondo immenso.

Un mondo che non viene mai spiegato, mai raccontato, mai affrontato, quando si è bambini.

Perché no?

Il portale dell’anima è splendido. Noi siamo splendidi.

Non intendo confrontarmi con sedute spirtiche, tavola ouija o cose simili. Non voglio aprire portali non adatti a me. Mi sto lasciando guidare dai miei spiriti guida, chiedo, ricevo, ringrazio, chiedo, ricevo, ringrazio e così via tutti i giorni, tutti i momenti… ed è bello. Ma bello davvero. Mi sto appassionando, sto leggendo tanti libri straordinari, che mi stanno permettendo di capirci di più e vivere a pieno la mia vita qui.

Sono qui per scelta, devo capire quale è il mio ruolo, quali i miei talenti e come svilupparli.

Siamo tutti sensitivi, ma siamo sopraffatti da questo mondo materiale, fatto di soldi, di potere e di frivolezze.

Dobbiamo vivere con più amore nel cuore, dare per dare e non per ricevere.

Be positive

BE POSITIVE . BE STRONG.

La sera, prima di dormire, mi piace pensare alle cose fatte e che dovrei fare; il pensiero ricorrente è il “Lavorare sulla mia persona”, sui miei difetti insomma.
Pessimista.
Lunatica.
Impulsiva.
Soggetta a sbalzi d’umore continui.
Testarda.
Orgogliosa.
Manie di controllo.
……………………

Ecco, potrei scriverci un libro sui miei difetti.
Sono partita da un punto, Sbalzi d’umore e pessimismo, diciamo che sono collegati, quindi mi sto concentrando sul mantenere un equilibrio emotivo senza farmi trascinare dagli eventi della giornata e sul pessimismo… la mia prima risposta è sempre NO.
Sono nata con il NO.
E’ stata la mia prima parola, veramente.
Provo e ci sto riuscendo, a dirmi SI, a dire Va bene, proviamo, perchè no? …

Ci sto riuscendo.

Sono piccoli risultati, ma mi sembrano passi immensi.
Ah… ecco.. un’altra cosa… io ho il giudizio immediato, mi baso tantissimo sulle mie sensazioni, “vivo le persone a pelle” e questo mi ostacola nei rapporti.

Se per me sei NO.
NO sarai per sempre.

Fino a qualche giorno fa mi atteggiavo così, adesso mi sto sforzando di andare oltre alla mia sensazione.
Vedremo.
Io mi fido delle mie sensazioni, non mi hanno mai tradito.
Piano piano.
Be positive.

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A tal proposito “be positive – be strong” sto pensando di tatuarmele ste parole.

Il (MIO) Vaso della Felicità

Ho iniziato.
Finalmente ho deciso di dare il “VIA” a questa nuova esperienza con me stessa.
Il Vaso della Felicità.
Un’idea copiata da internet, nessuna regola, ognuno fa quello che vuole a patto che ogni giorno (o quasi) venga messo un bigliettino, all’interno di questo vaso, con un pensiero felice.
Un qualcosa di bello successo durante la giornata, un episodio rapido, un pensiero, un sorriso, una qualsiasi cosa che ci ha reso felici.
Se dovesse capitarci un momento triste si può aprire il vaso e leggere dei biglietti a caso, insomma… per tornare a sorridere.
Visto che sono una persona che si demotiva facilmente, con un umore altamente instabile, penso che questa cosa possa farmi solo che bene.
Infantile?
Può essere.
Non mi interessa, le persone attorno a me a cui l’ho detto, hanno riso “ahahah ma a cosa serve?” “Non sei grande per queste cose?”

Beh oggi una cosa felice l’ho messa nel mio vaso.
Una cosa grande, purtroppo non posso parlarne troppo con chi mi conosce per evitare situazioni “disastrose”.
Oggi ho recuperato un cane.
Non un cane qualsiasi, ma un cane rubato.
Tutto oggi girava dalla mia parte.
Sono riuscita a farlo tornare tra le braccia del suo padrone.
Questa è una cosa GRANDE.
Una cosa FELICE.
EMOZIONANTE.
Ho avuto paura.
Ho avuto paura perchè non è una persona pulita.
Ho avuto paura perchè è un balordo e pochi vogliono averci a che fare.
Ho avuto paura perchè non sapevo se lui era in casa.
Non sapevo come agire, se agire…  ma l’adrenalina mi fa partire, e non penso, ma faccio, e l’ho fatto ed è finita.
Per ora è finita.

Quindi… Be Positive e si Parte da qui.

 

Io sarei pronta…

Oggi sento forte il desiderio di essere mamma.
Ci sono dei giorni in cui questo desiderio si manifesta molto forte, come oggi, e mi rende triste.

Mi rende triste perchè ora, sarebbe difficile realizzare questo desiderio, per una serie di motivi legati solo ed esclusivamente a cose materiali, soldi, casa, lavoro, ma che pur essendo materiali, diventano essenziali per mantenere un figlio e vivere serenamente.

Oggi sono così, oggi ho un umore veramente instabile, penso che diventare mamma sia un dono e io non so nemmeno se potrò avere figli, ma già mi porto avanti con i pensieri, con i sogni.

Io sarei pronta.
Immagino il giorno in cui scoprirò il risultato del test, le emozioni che subentreranno, immagino il mio corpo cambiare, per poter far crescere al meglio la piccola anima, immagino le manine, i piedini, le notti in bianco, immagino con gli anni i dialoghi, il crescere insieme, il poter insegnare l’amore, il rispetto e la gioia di vivere.

Sono sogni, lo so, spero realizzabili.

BePositive
BeStrong

Quei rapporti (IN)stabili che ti aprono la mente

Stavo riflettendo sui rapporti in generale, sui rapporti costruttivi e su quelli squilibrati, perchè fortunatamente o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, ho avuto modo di testare.

Oggi sono una di quelle persone, purtroppo, con il giudizio facile, a pelle, o mi piaci o non mi piaci e se non mi piaci difficilmente cambio idea, ma se mi piaci ti do il cuore.

Ero diversa.
Pochi anni fa non ero così fredda, come lo sono ora.
Pochi anni fa mi fidavo di chiunque, sconosciuti compresi, pensando “Perchè non dovrei fidarmi?
Quali motivazioni mi spingono a dire NON POSSO FIDARMI?”.

Pochi anni fa non ero selettiva, non chiudevo il cerchio, non avevo filtri.
Ero ingenua.
Ero piccola.
Avevo poche esperienze, ma avevo tante aspettative.

Oggi non sono così.
Il mio cerchio difficilmente si apre, parlo con chiunque e ascolto chiunque abbia voglia di condividere con me pezzi della propria vita, ma non mi faccio coinvolgere emotivamente, non cerco di immedesimarmi.

N o n    m i    s p o s t o    p i ù 

Oggi mi chiedo “Perchè dovrei fidarmi? Quali motivazioni mi spingono a regalare la mia fiducia alle persone?”.
Dicono “Ciò che segna, insegna“, sante parole, solo che le capisci dopo che ci hai sbattuto la testa sei o sette volte, e di segni te ne sono rimasti!
Queste parole non portano con sè nulla di tragico, nè una vita stra vissuta da donna adulta, ma portano con sè gli anni di un adolescenza e della mia post adolescenza, delle persone che hanno finto di essere amiche per convenienza, per noia, per… per… per.. e che grazie a questi rapporti instabili, oggi sono diversa.

Posso solo dire di aver conosciuto una persona che si è dimostrata realmente amica e continua a dimostrarmelo ogni giorno e questo mi ha aperto gli occhi, mi ha spinto a confrontare i rapporti, pesandoli sulla bilancia, ho cercato di pesare la qualità del tempo trascorso insieme e dei momenti vivi, ma la risposta, per alcune “amicizie” è stata che la qualità scarseggia, c’è molta quantità, tanto tempo perso, giornate perse, serate perse, a dirsi parole tanto per dire, per riempire quei silenzi, che forse se fossero rimasti vuoti, avrebbero reso molto di più.

Peso anche me su quella bilancia, perchè evidentemente non mi sono sforzata abbastanza per creare quel legame, giustificando le sue azioni con “è fatta così”, senza andare troppo oltre e far notare quello che di stonato vedevo.

Be Positive