in Cerca di Consigli…

Non sono sicura che questa sia la mia strada.
Lavorativamente parlando.

Ho un posto fisso, un buono stipendio, ma…

C`é sempre questo “MA”, che prende vita.

Si, perché io non immaginavo questo lavoro per me, non immaginavo un lavoro cosi impostato, non mi bazzicava nemmeno per l`anticamera del cervello. Mi piacerebbe un lavoro piu creativo, un lavoro a contatto con la conoscenza del nostro Se interiore, un lavoro, che mi dia la possibilitá di ascoltarmi, di ascoltare, di essere un rifugio per le persone e non un riferimento istituzionale.

Credo che le cose cambieranno con il tempo, ora probabilmente mi trovo in una fase transitoria, un momento di analisi e introspezione di tutto quello che sto vivendo, per poi giungere alla conclusione tanto attesa.

Non mollero` il lavoro, assolutamente, ringrazio di avere questa opportunita`, ma credo  che dovro` trovare il giusto equilibrio per soddisfare quella sete interiore.

Ci riusciro`.

Qualcuno di voi ha dei buoni consigli da darmi? Come scandire le giornate? Come trovare il tempo per tutto?

 

Siamo tutti sensitivi

Sono arrivata a questo punto della mia vita in cui il semplice pensiero non mi basta più.

Mi chiedo come mai mi capita di provare determinate sensazioni, perché sento certe vibrazioni… forse perché… forse potrebbe essere… ma…

Basta domande.

Basta supposizioni.

Approfondiamo.

Mi sto facendo una cultura nuova, spirituale, interiore. Un viaggio dentro me stessa, la meta più bella.

Sto provando a sviluppare meglio il mio sesto senso, tramite la meditazione, tramite il silenzio, tramite il pendolo e le carte.

Un mondo immenso.

Un mondo che non viene mai spiegato, mai raccontato, mai affrontato, quando si è bambini.

Perché no?

Il portale dell’anima è splendido. Noi siamo splendidi.

Non intendo confrontarmi con sedute spirtiche, tavola ouija o cose simili. Non voglio aprire portali non adatti a me. Mi sto lasciando guidare dai miei spiriti guida, chiedo, ricevo, ringrazio, chiedo, ricevo, ringrazio e così via tutti i giorni, tutti i momenti… ed è bello. Ma bello davvero. Mi sto appassionando, sto leggendo tanti libri straordinari, che mi stanno permettendo di capirci di più e vivere a pieno la mia vita qui.

Sono qui per scelta, devo capire quale è il mio ruolo, quali i miei talenti e come svilupparli.

Siamo tutti sensitivi, ma siamo sopraffatti da questo mondo materiale, fatto di soldi, di potere e di frivolezze.

Dobbiamo vivere con più amore nel cuore, dare per dare e non per ricevere.

Be positive

BE POSITIVE . BE STRONG.

La sera, prima di dormire, mi piace pensare alle cose fatte e che dovrei fare; il pensiero ricorrente è il “Lavorare sulla mia persona”, sui miei difetti insomma.
Pessimista.
Lunatica.
Impulsiva.
Soggetta a sbalzi d’umore continui.
Testarda.
Orgogliosa.
Manie di controllo.
……………………

Ecco, potrei scriverci un libro sui miei difetti.
Sono partita da un punto, Sbalzi d’umore e pessimismo, diciamo che sono collegati, quindi mi sto concentrando sul mantenere un equilibrio emotivo senza farmi trascinare dagli eventi della giornata e sul pessimismo… la mia prima risposta è sempre NO.
Sono nata con il NO.
E’ stata la mia prima parola, veramente.
Provo e ci sto riuscendo, a dirmi SI, a dire Va bene, proviamo, perchè no? …

Ci sto riuscendo.

Sono piccoli risultati, ma mi sembrano passi immensi.
Ah… ecco.. un’altra cosa… io ho il giudizio immediato, mi baso tantissimo sulle mie sensazioni, “vivo le persone a pelle” e questo mi ostacola nei rapporti.

Se per me sei NO.
NO sarai per sempre.

Fino a qualche giorno fa mi atteggiavo così, adesso mi sto sforzando di andare oltre alla mia sensazione.
Vedremo.
Io mi fido delle mie sensazioni, non mi hanno mai tradito.
Piano piano.
Be positive.

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A tal proposito “be positive – be strong” sto pensando di tatuarmele ste parole.

Bianca, Fredda e Squadrata… Come ME

Non ci vediamo da mesi.
Non ci sentiamo da parecchio.
Ma ieri…
Ieri sistemando le foto sul pc ho ritrovato la cartella “4 vH – vacca “.
La cartella delle foto delle superiori, sezione H.
Che emozione.
Così ho deciso di scriverle, senza pensarci troppo inoltrandole tutte le foto nostre… la adoro. Era la mia gioia di scuola e un’amica speciale.
Le nostre strade dopo la scuola si sono divise, sia per il lavoro, sia per le compagnie… ma nulla è cambiato tra noi.
Oggi ci vediamo, per un caffè e per raccontarci di nuovo tutto di noi.
Mi manca.
Ogni tanto ci penso a quei rapporti di scuola, spontanei, senza peli sulla lingua… i gruppetti in classe… mi manca solo lei di tutti quegli anni.
Sono felice.
Sono anche agitata, manco dovessi uscire con Brad Pitt.

Il primo aggiornamento da dirle? Eh beh… non l’ho ancora scritto nemmeno qui, non trovavo le parole adatte.
Lo scriverò a getto, come so fare, spero di trasmettervi le stesse emozioni che mi riempiono il cuore.

Il progetto.
Il mio progetto di vita.
Il nostro progetto di vita.
Andremo a vivere sotto lo stesso tetto.
Ora, appunto, è un progetto.
La casa l’abbiamo già, mancano i mobili, ma nemmeno tutti.
Bisogna fare diversi lavori per dividere i due appartamenti e le taverne e poi saremo pronti.
Contiamo di essere dentro per il prossimo Natale.
Non mi sembra vero e fatico ancora a crederci.
Il punto è che da che non avevamo un briciolo di speranza, per via del mio lavoro e lui che si trovava in disoccupazione…. dove volevamo andare?
Non si vive di pane e amore.
Ora è cambiato, lui lavora e tra sei mesi sapremo se il contratto diventerà INDETERMINATO.
Giuro… se lo passano indeterminato mi ubriaco.
Comunque tra sei mesi vedremo se iniziare i lavori o meno.
Intanto ci stiamo guardando in giro… io ho già visto la mia cucina.
Semeraro.

Bianca, fredda e squadrata.

Come me

Quando l’ho vista mi sono scese due lacrime, perchè mi ero resa conto di non avere le possibilità di comprarla da sola e non avevamo ancora una casa.
Quindi sapete… quei pensieri…
Ho pensato a questa mia amica, che vedo oggi…
Lei come è uscita da scuola, subito assunta nella ditta del papà del fidanzato con contratto indeterminato, sono andati a convivere in una casetta molto bella, e un arredamento top.
Si, ero invidiosa.
Che brutte cose… comunque lo ero, perchè mi chiedevo perchè cazzo non fosse successo a me.
Mi sono diplomata con 90/100 e un calcio in culo.
Poi ho preso atto che evidentemente non era il mio momento.
Ho iniziato a vivere serenamente, aiutando economicamente i miei genitori e mi sentivo ugualmente felice.

Però non nego che avrei bisogno di staccarmi da loro, questa routine di depressione è veramente pesante.
Mi dicevo che alla mia età non dovevo pensare ai debiti, alle bollette, alla spesa.
Poi cavolo dico… invece è così, ci devo pensare e va bene, ho imparato a gestirmi i soldi e fare la spesa come si deve.
Ringrazio i miei per avermi fatto capire il valore del Dio Denaro.

Quante cose che sto dicendo… dovrei dividere i post.
Comunque tornando all’inizio…
Oggi mi rilasserò.
Poi vi aggiornerò.
Un abbraccio.

 

BePositive

Quei rapporti (IN)stabili che ti aprono la mente

Stavo riflettendo sui rapporti in generale, sui rapporti costruttivi e su quelli squilibrati, perchè fortunatamente o sfortunatamente, dipende dai punti di vista, ho avuto modo di testare.

Oggi sono una di quelle persone, purtroppo, con il giudizio facile, a pelle, o mi piaci o non mi piaci e se non mi piaci difficilmente cambio idea, ma se mi piaci ti do il cuore.

Ero diversa.
Pochi anni fa non ero così fredda, come lo sono ora.
Pochi anni fa mi fidavo di chiunque, sconosciuti compresi, pensando “Perchè non dovrei fidarmi?
Quali motivazioni mi spingono a dire NON POSSO FIDARMI?”.

Pochi anni fa non ero selettiva, non chiudevo il cerchio, non avevo filtri.
Ero ingenua.
Ero piccola.
Avevo poche esperienze, ma avevo tante aspettative.

Oggi non sono così.
Il mio cerchio difficilmente si apre, parlo con chiunque e ascolto chiunque abbia voglia di condividere con me pezzi della propria vita, ma non mi faccio coinvolgere emotivamente, non cerco di immedesimarmi.

N o n    m i    s p o s t o    p i ù 

Oggi mi chiedo “Perchè dovrei fidarmi? Quali motivazioni mi spingono a regalare la mia fiducia alle persone?”.
Dicono “Ciò che segna, insegna“, sante parole, solo che le capisci dopo che ci hai sbattuto la testa sei o sette volte, e di segni te ne sono rimasti!
Queste parole non portano con sè nulla di tragico, nè una vita stra vissuta da donna adulta, ma portano con sè gli anni di un adolescenza e della mia post adolescenza, delle persone che hanno finto di essere amiche per convenienza, per noia, per… per… per.. e che grazie a questi rapporti instabili, oggi sono diversa.

Posso solo dire di aver conosciuto una persona che si è dimostrata realmente amica e continua a dimostrarmelo ogni giorno e questo mi ha aperto gli occhi, mi ha spinto a confrontare i rapporti, pesandoli sulla bilancia, ho cercato di pesare la qualità del tempo trascorso insieme e dei momenti vivi, ma la risposta, per alcune “amicizie” è stata che la qualità scarseggia, c’è molta quantità, tanto tempo perso, giornate perse, serate perse, a dirsi parole tanto per dire, per riempire quei silenzi, che forse se fossero rimasti vuoti, avrebbero reso molto di più.

Peso anche me su quella bilancia, perchè evidentemente non mi sono sforzata abbastanza per creare quel legame, giustificando le sue azioni con “è fatta così”, senza andare troppo oltre e far notare quello che di stonato vedevo.

Be Positive

Lunedì Diciassette

Lunedì mattina.
Freddo.
Siamo ad agosto?

Oggi la voglia di andare al lavoro scarseggia, questo cielo rispecchia esattamente il mio umore.
Solitamente quando decido di apporre cambiamenti nella mia piccola vita, decido di farlo partendo dal lunedì.
E oggi?
Oggi che cambiamenti nasceranno?

Tante idee e pensieri non codificabili affiorano nella mia testa, una voglia rivoluzionaria di stravolgermi.
Da dove partire?

Be positive.

Ma di cosa stiamo parlando?

Non vivrò per sempre, potrei sparire dalla faccia della terra anche tra pochi minuti,come potrei vivere fino a cento anni, questo non posso saperlo, però ora ho del tempo a disposizione.

Il mio tempo devo dedicarlo a chi lo merita, a chi mi fa stare bene, a chi si dimostra amorevole.

Ho la possibilità di Scegliere.

Perchè accontentarmi?

Mi trovo davanti persone costruite, palesemente false, ma soprattutto nei confronti di loro stesse ed emerge il loro malessere, che ad ogni costo vogliono trasmettermi, perchè?

Perchè so ascoltare?

Ma di cosa stiamo parlando?
Parliamo di Amicizia?
Parliamo di Convenienza del momento?
Credo di essere una persona con cui si possa tranquillamente parlare, e soprattutto se subentrano incompresioni sono in grado di abbassare il mio muro dell’orgoglio, a fatica, ma lo faccio…  Ma ad un certo punto mi chiedo, perchè questo muro devo continuamente abbassarlo io?

Interessa solo a me non perdere i rapporti?

Ora direi che è il momento di dare la priorità a me stessae a tutti coloro che contribuiscono a rendere la mia vita migliore.

positivity